giovedì 28 maggio 2020

Oh che bel castello......attenzione vogliono soffoltergli la spiaggia!!

castellodisantasevera
Tavoletta trovata sotto il castello in un giorno di mare "incasinato", i colori erano  già quelli della sabbia e delle mura: è bastato aggiungere un po di azzurro e bianco.
Tre cose ci ha insegnato questa pandemia:
1) l'ambiente meno lo maltrattiamo meglio è per tutti,
2) le emozioni sono fondanti dell'esistenza di ognuno di noi e ci salvano da ogni abisso,
3) quando sentiamo toni trionfalistici: aperitivi easy sotto la madunnina, ospedali espressi in "Fiera", mascherine e tamponi a volontà pronti prima di subito: preoccupiamoci seriamente!!!!!!
https://www.ilfaroonline.it/2020/05/20/santa-severa-al-via-i-lavori-per-il-ripascimento-delle-spiagge/340205/
Una delle emozioni più grandi che il surf regala ai suoi praticanti è quella di poter vivere il mare in tutte le stagioni e poter quindi assistere a spettacoli di natura che spesso lasciano senza fiato. Queste emozioni ti legano per sempre agli spot in cui hai surfato o comunque dove sei andato a dare una occhiata. Infatti non sempre ci sono le condizioni giuste e quindi si fanno talvolta spostamenti e lunghi appostamenti da cui comunque torni a casa sempre con il sorriso e con gli occhi pieni di bellezza. 
Ebbene la spiaggia del castello di Santa Severa che è sicuramente una delle più belle d'Italia probabilmente è a forte rischio ambientale. Un altro lockdown, come potete leggere nel link sopra, che per 15 giorni la inibisce agli sportivi ed ai turisti che la frequentano! La chiusura è dovuta ad un intervento di pompaggio della sabbia dai fondali antistanti per allungare l'arenile di qualche metro ed a consolidare tutto questo in autunno partirà una colossale opera di costruzione di alcune barriere soffolte (barriere protettive sommerse) parallele alla costa. 
Ora credo che ciascuno di noi può farsi polpo o tellina ed immaginare cosa voglia dire pompare per la lunghezza di un chilometro sabbia dal fondale e ridistribuirla sulla riva con mezzi ruspanti. A ognuno di noi è capitato inoltre di fare il bagno nell'acqua smortaccina e putrida che le barriere frangiflutti creano. Inoltre la trasformazione renderà impossibile o molto difficoltoso svolgere le attività sportive ed ambientali che per 365 giorni hanno luogo sulla spiaggia ed in acqua! 
Surf in almeno 3 secche, sfarfallio di kite all'ombra delle torri, incroci plananti di windsurf appena dopo, sup in transito e sulle onde, derive allo sbando, osservazione flora e fauna, la zona libera ricchissima di conchiglie e formazioni marine, quella "barricata" ricca di inerte, immersioni, nuoto libero...da barriere: queste solo alcune delle attività.
Dal punto di vista paesaggistico poi già si può vedere la differenza abissale di bellezza tra la prima parte della spiaggia già ridotta in acquitrini ed il bellissimo braccio di mare che si allunga sotto il castello.
Per completezza e perché possiate farvi una vostra idea allego anche un documento di legambiente che descrive le tecniche ed i risultati ottenuti con le barriere antierosione. 
https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/coste_mangiate.pdf
Questo stesso sito storico ambientale che per poco è sfuggito lo scorso anno al delirio egoconcertistico di Jovanotti ora verrà stravolto contro natura! Come poter andare ad un surf expò in un posto che abbiamo permesso diventasse un misero ex spot..(58 docet) la spiaggia del castello appunto! Come lasciare in stallo il kite senza l'anfiteatro torrito down wind, come partire in planata non sapendo quanta acqua hai soffolto (tra la tua pinnetta e la barriera sommersa), come accontentarsi di nuotare in acquitrino dove ora c'è il Mare! Restituiamo qualcosa ad un posto che tanto ci ha emozionato come sportivi, ambientalisti, semplicemente bagnanti o visitatori della domenica (la spiaggia è accessibile con treno e piccola passeggiata) informiamoci e cerchiamo di far qualcosa da soli o in associazione prima che questo inutile e costosissimo intervento rovini questo tratto di costa. Immaginiamo soluzioni e cerchiamo di informarci e capire come proteggere l'ambiente e tutte le attività rispettose della sua integrità che in esso si riescono a svolgere. Non credo, in caso di un raduno finalmente con una giusta di istanza che culmini, per esempio, con un assalto d'amore interdisciplinare ambietalsportivo da terra, da mare, dal cielo ed in immersione, possano più trionfalisticamente "mandragarci " il mare del castello e ciò possa contribuire invece a che tutti lavorino per salvaguardalo!

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