mercoledì 1 luglio 2020

Enrico fermi Toti... giovanni!!!

ovvero: "De Salute pubblica....d'utilità privata."


Passeggiando sul Pincio nelle "assolate" giornate post covid  ho trovato riparo sotto la statua che Arturo Dazzi artista massese cresciuto in "cava" dedicò al romanaccio Enrico Toti. L'appio latino fu prima vittima d'incidente sul lavoro, quindi, divenne atleta disabile ante litteram ed infine morì 33enne eroe di trincea.
All'ombra di un si grande personaggio come non far correre la mente alla guerra che si sta combattendo nelle corsie di tutto il mondo.
L'esperienza pandemica in corso ci sta insegnando molte cose: alcune ancora non del tutto comprese dalla nostra mente in balia delle armi di distrazione di massa altre ormai di una chiarezza assoluta.
Immediato il link  tra i due Toti alla notizia che il presidente della regione liguria giovanni toti ha deciso di apporre la firma per la cessione dell'ospedale di Bordighera ai privati.
Ecco, prima che lo faccia volevo esprimere questa riflessione:

in Italia non possiamo permetterci una sanità privata!

Non lo consente la condizione etica in cui ci troviamo.
Le logiche speculative che si mettono in campo ogni qual volta il pubblico spende dei soldi per fornire un servizio sanitario attraverso i privati sono inaccettabili per la tutela della nostra salute fisica e mentale.
La pandemia si è portata via con certezza più di 34000 persone per il resto è mortale nebulosa.
E' nebulosa come si sia potuto decidere di ridurre il distanziamento sociale tra il Covid e le sue vittime: ricoverando i contagiati nelle case di riposo per anziani!
In questa decisione hanno giocato un ruolo "primario":
- le circa 800/€ g/ricovero offerte dalla regione che il privato non ha esitato a voler intersecare con le rette da nababbi già corrisposte "dai morituri ospiti";
- la possibilità di freddare la patata bollente per gli amministratori pubblici del dove ricoverare i malati Covid facendo pressione sulle RSA private in virtù dei contratti di servizio da capogiro.
Tutti, se ci siamo trovati nella malaugurata necessità di far ricorso alla sanità privata, abbiamo dovuto rispondere alla pelosa e capziosa domanda:" lei è assicurato?"
Il quesito ci pone ad un bivio: 
-se assicurato si va nel percorso lindo e pinto gestione polizza direttamente fra sanità privata e compagnia assicurativa, 
-se non assicurato si entra nella terra di Mezzo in cui tu sei il mezzo con cui si tenta di prosciugare la tua carta di credito e sempre tu ti affanni al fine di capire quali cure sono veramente necessarie e quali delle marchette da pagare per non far storcere il naso al luminare formatosi nel pubblico, a tue spese, e passato al privato per capitalizzare, sempre a tue spese, la sua esperienza. 
Percorso in Struttura privata lindo e pinto che, se poi qualcosa va storto, per non rovinare la media ricoveri/successi, finisce comunque d'urgenza in un ospedale pubblico. Cosa ti è successo veramente non si saprà mai con il gioco delle tre cartelle su una delle quali è autocertificato con simpatico inchiostro:"Così Moretti!" che attesta che per te le vie del signore erano già finite.
Ad aggravare, qualora ve ne fosse bisogno, queste situazione c'è inoltre l'utile... e smart prassi dei "privati" di accettare solo le patologie più redditizie o più easy e lasciare al pubblico quelle più "rognose" e meno appaganti!
I lavoratori, poi, nelle strutture private, al di la del bisturi d'oro o della protesi d'argento strapagato e coccolato, tutti gli altri sono mediamente sottopagati da una agenzia interenale che pancreas contratti sfintere fra capo e colon considerandoli merdaccia.
Se prima del contagio le strutture pubbliche non avevano attuato i piani antipandemici retrò del ministero della sanità.., quelle private, dal canto loro, neanche avevano un piano!
Le cure per il Covid con una certa efficacia sono state sperimentate per la stragrande maggioranza in strutture pubbliche e spesso boicottate da governo e speculatori privati fino ed oltre internazionale evidenza.
Insomma personaggi e partiti politici che favoriscono la Sanità privata piuttosto che quella pubblica da ora in poi dovranno essere indirizzati con corsia preferenziale, ma senza assicurazioni pubbliche, a ricovero in strutture d'eccellenze private in coerenza con la loro manifesta volontà... a morì sì privati...ma di ogni consenso!
bybyfato

Enrico, se potesse, son sicuro uscirebbe stampella alla mano dalla tomba per romperla in testa a questo piccolo indegno co..gnomo liguro!