Viaggio a Parigi e .."paragi"

Partiti per Parigi….di corsa:

con il sospetto di aver lasciato le luci della macchina accese,  emetteva suoni strani..la navetta che portava in aereoporto era in dirittura..quando hanno addirittura chiuso il volo me escluso, Silvia fatta a pezzi: accettata!!

Al solito avevo sbagliato terminal..sono un viaggiatore allo stato terminale sempre impreparato sulle procedure e sempre pronto a porre rimedio: riesco a farmi imbarcare in transito:..sic transit fato mundi.

Silvia è stanchissima e sogna Parigi:..una turista giapponese ride del mio disegno Siux.

A Parigi ci aspetta Gaia per cena.. è stata in Namibia e vuole andare in Birmania ma intanto si gode tutti gli angoli di Parigi e gode a farteli scoprire: con lei anche una passeggiata dal panettiere all’angolo è un’occasione per vedere un giardinetto o un vicoletto nascosto disegnato dal sole.

Io ne approfitto per andare in fumetteria e con Piercarlo in bottiglieria..scopro Sfar: http://www.joann-sfar.com e mene innamoro ..prendo appunti di case editrici indipendenti  e bottiglie di vino biologico: di un amico del bio: vino bio di n’amico..son tornati di moda i vini del contadino..però stranamente non danno alla testa.. i nomi son popolari..”avanti popolo” e “ sale e pepe”.. dietro la moschea prendiamo un te non proprio nel deserto: sembra più che in una moschea di stare in voliera..i passerotti son specializzati nel volo radente dalì-allà e ti mangiano in testa..meno male che sono interessati solo ai dolci e non ci cacano….

Oggi ho anche rivisto Francesco mi ha fatto piacerrimo (ho imparato una parola nuova: “figherrimo..”in torinese vuol dire molto fico)…abbozzo un suo bozzetto sulla tovaglia..è troppo un fumetto vivente..ci farei altri mille viaggi c’è sempre un commento o un suo pensiero a cui agganciarsi per qualche battuta..spero di rivederlo prima di partire

Andiamo a cena fuori..c’è il doppio turno..speriamo che questa franceseria non diventi di moda anche in Italia..se arrivi al primo turno devi finire in fretta altrimenti ti cacciano, se stai al secondo turno è ormai quasi tutto finito e ti becchi gli scarti di quelli del primo turno..fa freddo torniamo in metro..ma dormo e sogno tantissimo:

"Non so ancora quanti giorni mi fermerò a Parigi..ho solo il pensiero che l’architravèt del nuovo ingresso del silos non reg a nighit..e che crolli sotto il peso dei vasi comunicanti e dei ragazzini che ci ballano sopra mentre Silvia non c’è."

Mi sveglio che ho già deciso di tornare a Roma l’indomani ed affrontare il problema dell’architrave.. ho chiesto vari pareri..Fabrizio che ci fa i lavori..poi mi convincerà che può regere:  la storia metterà un parola definitiva sulla questione.

Ho preso in fumetteria il graphic novel Cronache Birmanie per Gaia di Guy Delisle: http://www.guydelisle.com e lei mi ha regalato un cd è un fumetto di Manu Chao e Wozniak: “Siberie Metait Contèee” http://transbenik.free.fr/manu%20chao/siberie.html

In mattinata compriamo il pesce per la cena:..gamberoni che sgambettavano nel nord atlantico ed un branzino con patate…essendo raffreddato… il "branzino" per cena mi sembra un controsenso ma ne approfitterò per disegnare la mia prima natura morta.. su un letto di patata.... io a momenti muoio per trombosi delle scale durante il trasloco di un’amica di Gaia: sudo come un giocatore di sudoku senza soluzione in una sauna.

Corriamo con il velocipede che con una carta di credito si prende in un volilà che però poi non sai dove lo puoi mollà, a prendere il treno ....perdiamo il treno, demordiamo una focaccia araba al mais sino a nuovo treno che ci porta nei "paragi" di parigi a Chamarande dove entriamo a piedi nudi in un parco per nulla parco di sorprese: un prato esagerato esagerato, un castello bello bello con su appoggiata una scala fuori scala..

un albero con i blue jeans, un tiglio con uno strano taglio, un ippocastano con la chioma verde, una porta sul nulla ed altre sculture moderne, ci son anche degli spettacoli di danza: durante il balleto..russo beato nel prato tra gli applausi del pubblico. Al risveglio .. ci rimettiamo le scarpe perchè nel parco poche oche porche han mollato per il patèma;

sul treno di ritorno qualcuno si prende il meritato riposo

La cena si completa, all’ombra di fiori lilla, dei diamanti arabi presi da Silvia in una pasticceria..: un cofanetto di delizie si apre al nostro gusto..: abbracci di fragola e mandorla,  ribes che ruba la scena al pistacchio, menta e channella numero 5: dolci di miele ed una nota..

Il giorno dopo sfumettiamo per fumetterie tutta la mattina e ci riempiamo gli occhi di inchiostri e colori e storie e illustrazioni.. spendiamo un botto (Erythrè di Benjamin Flao : http://b-flao.blogspot.it/ e Nicolas Scharf e  di Emmanuel Guibert: http://fumettologicamente.wordpress.com/2010/03/02/emmanuel-guibert-o-l’etica-della-testimonianza/" la camphagne a la mer", ) ma felici prendiamo la via del palazzo di Tokiò..una esperienza post moderna alla Blade Runner  tanta constrizione ..puo bastare.. per compensare disegno una statuetta liberty giapponese nel giardino di fronte

riattraversiamo la città e prendiamo la sardinia RER..per "chardegol" anche qui un assalto del sol levante e scatto una foto di Tokiò influence...

due bottiglie del più classico bordeaux e tre bozzeti al volo..AF

Nel parcheggio una macchina esangue ci aspetta con la freccia accesa.. ci salverà  il vicino coi cavi. Sandocan ci aspetta al solito scodinzolante e la faccia offesa che dice:.. "ma vi sembra ora di venirmi a riprendere..è mezzanotte e dormivo da un pezzo sognando..casa"

by fato