venerdì 26 ottobre 2012

Il fato atlantico

Ogni grande avventura nasce da una piccola vicissitudine, una discussione casalinga mi ha indotto una settimana fa a prendere in macchina la via del mare. Mi sentivo al solito solo con un cane e sentivo l'esigenza di mettere un po di distanza fra l'io casalingo tutto silos e giardino e l'io sognatore tutto mare e monti.
Ho chiamato quindi Diego per chiedergli se conosceva qualcuno che voleva partecipare all'ARC la regata oceanica che si disputa ogni anno sulla rotta di Colombo..dalle Canarie alle Guadalupe.
Mezzora dopo sull mio cellulare apparivano i riferimenti di Jonathan ed Eva una coppia Americanslovacca che doveva portare una barca a vela da Palma di Majorca ad Antigua: partenza 1 Novembre.
Ho lasciato per qualche ora decantare il messaggio:  "O messer messaggio qual onore esser stato da cotanto celluare ricevuto".... dedicandomi ad una lunga passeggiata con Sandocan sulla spiaggia di Santamarinella. 
Sicuramente mi trattenva l'idea di non rivedere per tanto tempo il culone  qui sotto
 più di una volta ho rinunciato al cinema o ad una vacanza perchè non era possibile commentare con lui il film o osservarlo scrutare un nuovo orizzonte.
Ma in questo caso c'erano delle resistenze molto più profonde......

1 commento:

  1. Grande Fausto Mettere di mezzo il mare è sempre cosa buona: colora e odora l'anima e il corpo Se proprio senti la mancanza di un animale vicino con cui non parlare ti suggerisco le oche già sperimentate con duplice funzione dai marinai olandesi del seicento:-) Che l'aliseo ti protegga!bnes

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